Questo contenuto é disponibile anche nell' APP Gem2Go Alto Adige.

Giornata del malato: la vicinanza umana è irrinunciabile

Vescovo_Bischof Muser

“Abbiamo bisogno di persone che non temono il contatto con il prossimo, che difendono sempre la dignità e il valore di chi soffre. Non dobbiamo mai perdere la rete della vicinanza umana”: questi gli inviti ribaditi domenica 11 febbraio dal vescovo Ivo Muser durante la visita alla residenza per anziani Don Bosco di Bolzano in occasione della 32.ma Giornata mondiale del malato. Muser ha incontrato i residenti e ringraziato personale e familiari per il loro servizio impagabile.

In occasione della Giornata mondiale del malato (11 febbraio) il vescovo Ivo Muser visita sempre una struttura sociosanitaria in Alto Adige. Quest’anno si è recato nella residenza per anziani Don Bosco di Bolzano – con i suoi 160 ospiti la più grande dell’Alto Adige – per incontrare i residenti, i familiari e il personale. Il vescovo ha celebrato la Santa Messa nella cappella della struttura e ha visitato gli anziani accolti nei vari piani della residenza, accompagnato dalla direttrice di ASSB Liliana Di Fede e dalla direttrice della struttura Silvia Meotto.

Monsignor Muser ha ricordato che “queste strutture esprimono la nostra umanità e il nostro rispetto verso chi soffre: è importante ascoltare e stabilire un contatto personale con malati e bisognosi. Servono empatia, attenzione e servizio.” In tal senso il vescovo ha ricordato che “il periodo della pandemia ci ha resi consapevoli della nostra vulnerabilità, fragilità e mortalità. Il difficile momento del lockdown ci ha mostrato cosa succede quando nella malattia e nel dolore perdiamo la rete della vicinanza umana.”
Per questo il vescovo ha ribadito che “abbiamo bisogno di persone che non temono il contatto con il prossimo, che sanno posare le loro mani sui malati e sui sofferenti, sugli anziani e sui morenti, che cercano la relazione. Persone che difendono sempre la dignità e il valore di chi sta male, nonostante la sua debolezza e fragilità.”
Da qui il profondo grazie del vescovo “a operatori, volontari e familiari che si prendono cura, assistono e aiutano gli ammalati negli ospedali e le persone nelle diverse strutture, nelle case di riposo e a domicilio. Il vostro servizio è una testimonianza indispensabile.”
La Giornata mondiale del malato, ha aggiunto Muser, “offre ogni anno nuovo slancio per contribuire alla diffusione di una cultura rispettosa della vita, della dignità delle persone, della tutela dei più deboli e della cura dell’ambiente.”

Il vescovo ha donato alla residenza Don Bosco cinque rosari, che ha ricevuto nei giorni scorsi da papa Francesco in occasione della visita ad limina a Roma. Muser ha riportato anche le parole del Papa che, saputo dell’incontro di oggi nella casa di riposo a Bolzano, ha detto al vescovo di portare il suo saluto e la sua benedizione a tutti gli anziani.


Vescovo_Bischof Muser



Vescovo_Bischof Muser





12/02/2024

ITA